28 Novembre 2011

Come sempre, ritorno qui per i lamenti. Quelli che non vorrei ascoltare da nessuno, e che non voglio somministrare a nessuno io a mia volta.

Per la prima volta ho trovato una persona così simile a me da poterne leggere non solo le azioni ma anche le intenzioni.
Se sei come me, allora questo significa che ti ho fatto male. Se sei come me, non dirai nulla e lascerai che la cosa ti scorra addosso, mentre in realtà dentro tutto cambia. Non lasciare che succeda...non che io possa credere di poterti cambiare. Non posso chiedere a te di riuscire dove io non provo neppure più. Ti prego non chiudere la porta, non rompere la magia. Qui c'è molto di più di quello che tu puoi credere. Tutto questo è vero, tutto questo è reale. Lo è per me. E fa male. Spero di non apparire troppo insensibile nel non citare i tuoi dubbi e il mio ferirti...però ti prego, ascoltami. Io ti amo.

28 Ottobre 2011

Aforisma
La massificazione del gusto. L'omologazione del bello. La commercializzazione della personalità.
Frasi fatte, discorsi del cazzo che potete leggere dove vi pare, non qui.
Col mondo ci si confronta. "Non me ne frega niente di quello che gli altri pensano di me" non esiste, è una cazzata. Tu sei e sarai sempre te stesso in funzione degli altri. Nessun uomo è un'isola. Tu non sei così perché ti hanno fatto, tu sei quello che fai, il modo in cui ti muovi e decidi. E questo si embrica nel gioco immenso della rete di modelli e contatti, virtuali, reali o televisivi che ti lega al mondo. Non avete più scuse per essere tutti uguali. Già un altro l'aveva detto, Dio è morto. E' decisamente il momento di riempire la voragine da Lui lasciata.

8 Ottobre 2011

Good Jobs
Stay Hungry, Stay Foolish. Non accontentarsi mai, continuare a correre e cercare, senza sosta o tregua. Inseguire il nuovo e lo strano, scoprirlo o inventarlo. Non cristallizzarsi mai in una sola forma, reclamare la propria illimitatezza. Non c'è cosa più stupida che avvicinare un aggettivo accanto al proprio nome e pretendere che questo ne descriva appiena l'essenza. Tu sei così...ma sei anche l'esatto contrario. Un testamento che è più o meno l'elisir dell'infelicità.

18 Settembre 2011

Le cose fatte per essere raccontate
Ho conosciuto molte persone in questi ultimi mesi. A dire il vero, molte meno di quando andavo alla smasmodica ricerca di attenzioni e affetto da qualsiasi creatura si aggirasse nei dintorni.Quelle di cui sto parlando adesso però sono conoscenze "vere"; il che non presuppone per forza il sapere il compleanno di qualcuno o il piatto preferito, nè l'avere passato 20 anni di vita assieme. Il requisito essenziale direi piuttosto sia il capire se quella persona che vedi riflessa negli occhi di chi ti è di fronte assomiglia abbastanza all'idea di te stesso che ti sei formato negli anni, anche se questa è in continuo mutamento. E' molto triste, però le persone di cui posso dire ciò non arrivano ad occupare le dita delle mie mani se contate. Oltre che triste è imbarazzante visto la massa delle persone con cui ho trascorso tempo a ridere e scherzare, fare il giullare e parlare. Spiegare, raccontare e svelare tutto quello che ho fatto, o meglio, il modo in cui io sento di averlo fatto. Presa coscienza di ciò, è cominciato tutto. Immagino che avrei dovuto sentirmi solo. Non è stato così però, e non poteva essere altrimenti a dire il vero. Il motivo è che questi pensieri sono nati solo dopo aver conosciuto una persona, e di conseguenza non ho scoperto di essere solo, semmai di non esserlo più. Una conoscenza "vera", appunto. E' cominciato tutto così...ma tutto cosa? Domanda a cui non si risponde a parole, o semplicemente non ne sono in grado. Posso provare a spiegare come mi sento, e se ho deciso di rompere il silenzio su questo blog è esattamente per questo proposito. Accettazione. Io sono un rompicoglioni. Lo sarò sempre. Le cose non saranno mai abbastanza buone da andare bene come sono o anche solo da risparmiarsi le mie critiche o il mio affanno nel cercare di cambiarle.

19 Agosto 2011

Nei tuoi occhi non vedo la luce che brilla nei miei. Ti prego, lascia che soffi un poco per ravvivarne la fiamma. Io voglio bruciare riflesso nelle tue iridi, squagliarmi sotto le pupille. Desidero che la tua meraviglia incendi il mondo e che ogni cosa risplenda del tuo sorriso.
Imprimi il tuo sguardo nelle persone che non ne conoscono il calore.

18 Luglio 2011

Il soffitto di camera

Lo guardi, e pensi. Quante altre volte conterò i nodi del legno? Quante volte aprirò ancora gli occhi cercandolo?

Mi sono appena accorto che non ho nessuno con cui parlare.

13 Luglio 2011

Io non sono mio nonno.
Mio nonno scriveva, mio nonno pensava, mio nonno pensava.
Mio nonno dipingeva, mio nonno sapeva, mio nonno leggeva, mio nonno ascoltava Beethoven.
Mio nonno non rideva mai. Mio nonno aveva l'elisir dell'infelicità.
Io non sono mio nonno.
Mio nonno è morto, mio nonno è sepolto sotto la pietra serena in mezzo alla ghiaia bianca che riflette il sole e nasconde le lucertole. Mio nonno è sepolto qui dentro.
Mio nonno pensava per sè. Mio nonno non ha mai reso felice davvero qualcuno. Mio nonno sapeva sempre qual'era la cosa giusta. Mio nonno ha sempre fatto la cosa sbagliata.
Mio nonno invecchia nella foto nel portafoglio. Mio nonno non risponde alle mie domande. Mio nonno continua a suggerire gli interrogativi cui non so rispondere. Mio nonno continua a mandare la sua ombra a coprire il sole.
Mio nonno non ha mai reso veramente felice qualcuno. Solo me.
Mio nonno è morto. Mio nonno ha dato l'esempio. Mio nonno non voleva che io fossi lui. Mio nonno non sarebbe contento di me.

Io ho l'elisir dell'infelicità e non riesco a smettere di bere.

Ho sempre sognato di incontrare me stesso. Ho giurato che se mai dovessi tornare indietro per correggere gli errori, sarei stato pronto ad ascoltare quello che avevo da dire. Oggi ho capito che il sogno si era avverato e non mi sono ascoltato mai davvero. Quel vecchio aveva lo stesso cuore e io non gli ho ancora dato retta. Sto sbagliando. Come lui. Riempiendo la mia vita di me. Riempiendo la vostra vita di me.

"Se tuo nonno avesse voluto, avrebbe potuto fare quello che voleva. Col cervello che aveva, con la sensibilità che aveva riusciva a piegare le persone al suo volere"..."Tuo nonno era molto intelligente ma ricordati che è sempre stato un infelice."